E' stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 66 del 20 marzo 2014, il decreto 30 gennaio 2014, recante “Modalità di attuazione dell'articolo 29, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, in materia di incentivi fiscali all'investimento in start-up innovative”.
Il decreto interministeriale (Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dell’Economia e delle Finanze) ha dato così concreta attuazione alla disciplina di favore contenuta nell’art. 29 del D.L. n. 179/2012, convertito dalla L. n. 221/2012 (c.d. “Decreto Crescita 2.0), che mira ad agevolare la partecipazione di aziende e privati al capitale delle start-up innovative per il triennio 2013-2015, esteso poi fino all’anno d’imposta 2016 dalla legge n. 99/2013, di conversione del D.L. n. 76/2013 (c.d. “Decreto Lavoro”).
La misura chiarisce nel dettaglio il funzionamento degli incentivi fiscali, delimitandone l’ambito e le modalità di applicazione, precisando l’entità delle agevolazioni ma anche individuando le ipotesi di decadenza dal beneficio.
Gli incentivi valgono sia nel caso di investimenti diretti in startup innovative, sia nel caso di investimenti indiretti per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio o altre società di capitali che investono prevalentemente in Start-Up.
La misura chiarisce nel dettaglio il funzionamento degli incentivi fiscali, delimitandone l’ambito e le modalità di applicazione, precisando l’entità delle agevolazioni ma anche individuando le ipotesi di decadenza dal beneficio.
Gli incentivi valgono sia nel caso di investimenti diretti in startup innovative, sia nel caso di investimenti indiretti per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio o altre società di capitali che investono prevalentemente in Start-Up.