È l’ulivo la pianta che la comunità di Oliveto Citra ha scelto per ricordare le vittime del Covid-19 nei duri mesi di pandemia, intitolando loro il nuovo Piazzale Nord del Cimitero cittadino in occasione del 2 novembre, giorno tradizionalmente dedicato alla memoria e alla commemorazione dei defunti. La cerimonia pubblica, denominata “Un ulivo per ricordare”, è stata presieduta dal sindaco di Oliveto Citra, Mino Pignata, e dai rappresentanti del Consiglio e della Giunta, con la partecipazione dei familiari delle persone scomparse.
«Abbiamo piantato sette ulivi, un albero per ognuno dei nostri concittadini deceduti a causa di questo virus maledetto. Un gesto simbolico per rimettere nella terra quelle stesse radici che, in modo così violento, sono state strappate alla nostra comunità», ha dichiarato il sindaco Pignata nel corso della cerimonia. «È questo il modo che abbiamo scelto per coltivare la nostra memoria condivisa, per offrir loro una preghiera, l’ultima carezza che in quei mesi ci è stata negata a causa della pandemia».
Il Piazzale è solo l’ultimo dei lavori di comunità realizzati sul territorio, attraverso la formula già ampiamente rodata che permette, da sempre a Oliveto, di realizzare piccole opere di pubblica utilità grazie al contributo solidale e volontario dei cittadini. Così come sottolineato dal vicesindaco Raffaele Palmieri, che ha più volte ringraziato coloro che hanno reso possibile la realizzazione di quest’opera dedicata alla memoria, donando il proprio tempo e il proprio lavoro.
A precedere l’evento, con l’inaugurazione della targa impreziosita dai versi de “Le Muse” di Cesare Pavese, la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa della Madonna di Loreto e la lettura della preghiera laica con i nomi di tutti i cittadini di Oliveto deceduti nell’ultimo anno.
«Abbiamo piantato sette ulivi, un albero per ognuno dei nostri concittadini deceduti a causa di questo virus maledetto. Un gesto simbolico per rimettere nella terra quelle stesse radici che, in modo così violento, sono state strappate alla nostra comunità», ha dichiarato il sindaco Pignata nel corso della cerimonia. «È questo il modo che abbiamo scelto per coltivare la nostra memoria condivisa, per offrir loro una preghiera, l’ultima carezza che in quei mesi ci è stata negata a causa della pandemia».
Il Piazzale è solo l’ultimo dei lavori di comunità realizzati sul territorio, attraverso la formula già ampiamente rodata che permette, da sempre a Oliveto, di realizzare piccole opere di pubblica utilità grazie al contributo solidale e volontario dei cittadini. Così come sottolineato dal vicesindaco Raffaele Palmieri, che ha più volte ringraziato coloro che hanno reso possibile la realizzazione di quest’opera dedicata alla memoria, donando il proprio tempo e il proprio lavoro.
A precedere l’evento, con l’inaugurazione della targa impreziosita dai versi de “Le Muse” di Cesare Pavese, la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa della Madonna di Loreto e la lettura della preghiera laica con i nomi di tutti i cittadini di Oliveto deceduti nell’ultimo anno.