Il CdM ha approvato un nuovo decreto-legge: da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile le Regioni che avranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100.000 abitanti passeranno automaticamente in zona rossa
Il Consiglio dei Ministri n.7 del 12 marzo 2021 ha approvato un nuovo decreto-legge sull'emergenza Covid-19, in vigore dal lunedì 15 marzo e fino al 6 aprile 2021.
Ecco le novità principali del provvedimento.
Pasqua in zona rossa
Nei giorni di Pasqua e Pasquetta e il sabato precedente - 3, 4 e 5 aprile - l'Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (ad oggi, solo la Sardegna).
In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all'interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22.
Da giallo ad arancione
- nei restanti giorni, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile, tutte le regioni in giallo passeranno all'arancione e sarà possibile una visita al giorno con le stesse limitazioni di Pasqua, ma solo all'interno del territorio comunale;
- in queste giornate lo spostamento non sarà invece permesso nelle zone rosse;
- sarà come sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità.
Nuovo criterio zona rossa
Per istituire la zona rossa in una regione con ordinanza del ministro della Salute non si considererà più solo l'Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 nell'ultima rilevazione, ma anche l'incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100 mila abitanti. Il cambio di fascia sarà automatico.
Zone rosse locali a discrezione delle Regioni
Le Regioni arancioni potranno individuare aree da portare in zona rossa, quando l'incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive.
Congedi parentali e bonus baby sitter
Nel decreto anche 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1° gennaio e quindi anche retroattivi.
Saranno retribuiti al 50% per chi abbia figli minori di 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni non saranno retribuiti.
Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell'ordine.
Smart working
Fino ai 16 anni dei figli viene ribadito il diritto allo smartworking per i genitori.