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CELEBRAZIONI DEL 4 NOVEMBRE, IL MESSAGGIO ALLA COMUNITÀ DEL SINDACO PIGNATA

Stamattina, a partire dalle ore 11, si sono svolte le celebrazioni in occasione del 4 Novembre per rendere omaggio alle nostre Forze Armate e ricordare tutti gli eroi caduti nella Grande Guerra, in particolar modo quelli del nostro territorio. In...


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Data di pubblicazione

4 novembre 2020

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Stamattina, a partire dalle ore 11, si sono svolte le celebrazioni in occasione del 4 Novembre per rendere omaggio alle nostre Forze Armate e ricordare tutti gli eroi caduti nella Grande Guerra, in particolar modo quelli del nostro territorio.
In una cerimonia sobria, nel rispetto del distanziamento sociale e di tutte le norme anti-Covid vigenti, il Sindaco Mino Pignata, alla presenza di un rappresentante della Polizia Locale di Oliveto Citra e del parroco don Luigi Piccolo, ha deposto la Corona d’alloro dell’Amministrazione Comunale al Monumento ai Caduti.
 
Per l’occasione, il Sindaco Pignata ha voluto affidare alla comunità un breve messaggio di unità e di speranza, che a partire dalla sconfitta di Caporetto ci riporta, a più di cento anni di distanza, a giorni ugualmente difficili per tutto il Paese, con il bisogno di coltivare e ritrovare un sentimento di coesione sociale per combattere una nuova battaglia, stavolta contro un nemico subdolo e invisibile, il Coronavirus.
 
 
Nel 1917, nel corso della Prima Guerra Mondiale, la sconfitta delle truppe italiane a Caporetto fu una grande tragedia nazionale. Oltre 10 mila caduti, decine di migliaia i feriti, più di 250 mila prigionieri, oltre un milione di civili sfollati.
Per l'Italia sembrò l'inizio della fine. Non solo la guerra pareva perduta, ma tutto era sul punto di andare in rovina: l'economia, la libertà, il futuro stesso di una nazione ancora giovane.
Tutto quello che accadde da lì in poi non fu solo una vicenda militare, ma una grande mobilitazione della coscienza civile di un popolo. Il 4 novembre 1918 la guerra terminò. A vincerla non fu solo il sacrificio dei nostri soldati, ma la capacità degli Italiani di essere un solo Popolo, uniti dinanzi alle avversità e per questo più forti.
Oggi rendiamo omaggio alle nostre Forze Armate e, soprattutto, ricordiamo tutti coloro che, in ogni guerra, hanno pagato il prezzo della vita, a partire dagli Olivetani i cui nomi sono impressi nel marmo di Piazza Monumento.
Ci siano da esempio in questi giorni tristi e difficili che, proprio come quelli che seguirono la disfatta di Caporetto, rischiano di mettere in discussione tante nostre certezze.
Come allora, siamo chiamati a essere uniti, come popolo e come Comunità, per fronteggiare insieme un pericolo comune. Come allora, se sapremo essere popolo e Comunità, vinceremo la nostra sfida e potremo essere d'esempio per le generazioni che verranno.

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