Il Ministero della Salute, con una nota, puntualizza le regole ‘partendo’ dalle disposizioni del DPCM 2 marzo 2021. Ma ci sarà un tavolo ad hoc sul tema
Nelle attività dei servizi di ristorazione, non sono consentite tavolate con un numero maggiore di 4 commensali, salvo nel caso in cui siano tutti conviventi.
Lo ha precisato il Ministero della Salute, con una nota, richiamandosi all'art.27 comma 1 del DPCM 2 marzo 2021 e sottolineando che il limite resta sia nelle zone gialle sia in quelle bianche.
In ordine 'temporale', l'ultima disposizione è l'art.16 comma 1 del DL 65/2021: "Fatto salvo quanto diversamente disposto dal presente decreto, fino al 31 luglio 2021, continuano ad applicarsi le misure di cui al provvedimento adottato in data 2 marzo 2021, in attuazione dell'articolo 2, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35. 2. Resta fermo, per quanto non modificato dal presente decreto, quanto previsto dal decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52".
Il Ministero degli Affari regionali ha in seguito evidenziato che «è in corso un approfondimento per risolvere e superare l’interpretazione sul limite massimo di 4 persone ai tavoli nei ristoranti». Il limite massimo di 4 persone, salvo che si tratti di conviventi, secondo l’interpretazione dell’ufficio legislativo del ministero per gli Affari regionali, si dovrebbe applicare «solo in zona gialla, mentre per la zona bianca dovrebbe intendersi superato».