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Tassa sui Rifiuti (TARI): approvato l’adeguamento delle tariffe per l’annualità 2025

L'8 febbraio il Consiglio Comunale ha approvato l'adeguamento, obbligatorio per legge. ARERA impone la copertura integrale dei costi, limitando il margine d'azione dei Comuni nel definire le tariffe.


Dettagli della notizia

Data di pubblicazione

11 febbraio 2025

Data di scadenza

11 febbraio 2025

AreaFinanziaria

Lo scorso 8 febbraio è stato approvato, nella sessione ordinaria del Consiglio, l'adeguamento delle tariffe TARI per il 2025. Una misura inevitabile, frutto di una scelta non discrezionale ma di un obbligo normativo imposto dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) al fine di garantire la copertura integrale dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani.

La normativa vigente in materia di TARI, come stabilito dall'art. 1, comma 654, della Legge n. 147/13, prevede infatti espressamente che il servizio di raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti urbani sia integralmente finanziato attraverso la tassa, senza alcuna copertura da parte del bilancio comunale. L'intero sistema tariffario è, quindi, determinato sulla base delle regole definite da ARERA, che ha imposto un nuovo metodo di calcolo denominato "Metodo Tariffario Rifiuti" (MTR) a cui anche il nostro Comune ha dovuto allinearsi.

Dal 2019, ARERA ha introdotto un Piano Economico Finanziario (PEF) che stabilisce criteri più stringenti per il calcolo dei costi efficienti del servizio di gestione rifiuti. Questo piano, attraverso la Delibera ARERA n. 363/2021 e successivamente con la Delibera ARERA n. 389/2023, impone agli enti locali di aggiornare periodicamente il proprio PEF, adeguando di conseguenza le tariffe.

In questo contesto, il Comune di Oliveto Citra ha predisposto il proprio aggiornamento biennale 2024/2025, validato dall'Ente di Governo dell'Ambito con Determinazione del Direttore Generale n. 10 del 21 marzo 2024. Dalla revisione del piano, emerge che il costo complessivo del servizio per l'anno 2025 ammonta a 676.061 euro, suddivisi tra una componente variabile di 410.234 euro e una componente fissa di 265.826 euro. L’aumento delle tariffe rispetto all’esercizio finanziario 2024, seppur minimo (in media 0,10 euro al m² per le utenze domestiche e 0,30 euro per le grandi strutture), è stato approvato, quindi, per rispettare le disposizioni di legge e garantire il necessario equilibrio economico-finanziario.

Chiarimenti sulle prescrizioni di ARERA e sulla responsabilità dei Comuni

È importante per i cittadini comprendere che i Comuni, pur essendo i diretti responsabili della gestione del servizio rifiuti, sono vincolati a norme sovraordinate che impongono loro di applicare tariffe tali da coprire integralmente i costi determinati secondo i criteri stabiliti da ARERA.

Questa situazione mette gli enti locali in una posizione difficile: da un lato, devono garantire un servizio efficiente e di qualità per la cittadinanza; dall’altro, non hanno alcun margine di manovra per evitare gli aumenti tariffari, pena il rischio di non rispettare gli obblighi di legge.

L’adeguamento della TARI per il 2025 non è, dunque, il risultato di una scelta arbitraria del Comune, bensì una misura necessaria per adempiere al sistema regolatorio rigido, che non lascia alternative agli enti locali, delle direttive ARERA e assicurare la continuità del servizio di gestione dei rifiuti urbani in modo efficiente e sostenibile, nel rispetto delle normative vigenti e della tutela dell’ambiente.

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