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START-UP INNOVATIVE - Riordino degli interventi di sostegno della nascita e dello sviluppo su tutto il territorio nazionale

E'' stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 264 del 13 novembre 2014, il DECRETO 24 settembre 2014, recante "Riordino degli interventi di sostegno alla nascita e allo sviluppo di start-up innovative in tutto il territorio nazionale". Il dec...


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Data di pubblicazione

20 novembre 2014

notizia

E' stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 264 del 13 novembre 2014, il DECRETO 24 settembre 2014, recante "Riordino degli interventi di sostegno alla nascita e allo sviluppo di start-up innovative in tutto il territorio nazionale".
Il decreto prevede l’istituzione di un apposito regime di aiuto finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo di Start-Up innovative che durerà fino al 2020.
In precedenza riguardavano solo sei regioni del Mezzogiorno e le aree del cratere Aquilano; con questo nuovo decreto le agevolazioni vengono estese a tutte le regioni d’Italia per cui sono disponibile circa 200 milioni di euro. L’importo massimo finanziabile passa da 500 mila euro a 1,5 milioni di euro.
Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le Start-up innovative, costituite da non più di 48 mesi:
a) di piccola dimensione (impresa che occupa meno di 50 persone e che realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro);
b) con sede legale e operativa ubicata su tutto il territorio nazionale.
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto i piani di impresa:
a) caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o
b) mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell'economia digitale, e/o
c) finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.
I piani di impresa possono avere ad oggetto la realizzazione dei precisi programmi di investimento (individuati al comma 3 dell’art. 5) e/o il sostenimento dei costi di esercizio (individuati al comma 7 dell'art. 5), per un importo complessivo di spese e/o costi ammissibili non superiore a euro 1.500.000,00 e non inferiore a euro 100.000,00.
Diverso anche la tipologia di agevolazione: sarà un finanziamento a tasso zero, da restituire in 10 anni, che potrà arrivare fino al 70% dell’investimento totale.
La percentuale massima di finanziamento potrà salire all’80% se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero e sceglie di rientrare in Italia.
Restano comunque privilegiate le start-up con sede nel Mezzogiorno e nel Cratere sismico dell’Aquila, per le quali è previsto un contributo a fondo perduto del 20%.
Le domande a valere sul nuovo intervento potranno essere presentate, esclusivamente on line, e la data è nella circolare ministeriale di prossima pubblicazione.
A decorrere dal 13 novembre 2014 (data di pubblicazione del decreto) sono abrogati i decreti del Ministro dello sviluppo economico 6 marzo 2013 e 30 ottobre 2013.
 

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