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Nuove norme riguardanti le occupazioni di suolo dei pubblici esercizi con strutture amovibili

L’ultimo decreto n. 21 del 21 marzo 2022 (“Ucraina”) convertito dalla legge n. 51 del 20 maggio 2022, contenente misure a sostegno dell’edilizia privata, in difficoltà a causa dell’approvvigionamento del materiale ed all’aumento dei prezzi, ha pr...


Dettagli della notizia

Data di pubblicazione

24 maggio 2022

notizia

L’ultimo decreto n. 21 del 21 marzo 2022 (“Ucraina”) convertito dalla legge n. 51 del 20 maggio 2022, contenente misure a sostegno dell’edilizia privata, in difficoltà a causa dell’approvvigionamento del materiale ed all’aumento dei prezzi, ha previsto un’ulteriore estensione normativa per le occupazioni di suolo pubblico per gli esercenti
Concessione di suolo pubblico per impianti al servizio dei pubblici esercizi
A far data dal 1° luglio 2022 e fino al 30 settembre 2022, le domande di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico o di ampliamento delle superfici già concesse devono essere presentate, via informatica all’ufficio specifico del comune, con allegata lo sola planimetria.
 
Posa in opera di strutture per pubblici esercizi
Sempre nel periodo di cui sopra, la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, da parte dei soggetti che hanno presentato le domande di strutture amovibili, non è subordinata alle autorizzazioni per i vincoli culturali, e paesaggistici.
In altre parole l’installazione, con impianti ed elementi relativi, di strutture spostabili, nelle “pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico”, in condizioni di sicurezza, non abbisogna delle autorizzazioni suddette.

Ne deriva che non necessita neanche dell’autorizzazione paesaggistica semplificata. (DPR n. 31del 2017 – All. “B” punto: B25).
 
Esempio opere:
  • Verande e strutture in genere poste all'esterno (es: dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni), tali da configurare spazi chiusi funzionali ad attività economiche quali esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.
  • Installazione di manufatti amovibili o di facile rimozione consistenti in opere di carattere stagionale e al servizio della balneazione, quali ad es., chioschi, servizi igienici e cabine, ecc.
 
Pagamento della tassa di occupazione
La concessione del suolo, dovrà avvenire previo pagamento dell’occupazione, o comunque secondo le indicazioni delle regioni e comuni.
 
Deroga alle norme del Regolamento del Codice della Strada
La deroga riguarda l’occupazione del suolo pubblico sulle strade locali, anche riguardanti le fasce di rispetto, che può essere concessa in condizione di assoluta sicurezza, adottando, se possibile, all’occorrenza provvedimenti di viabilità in tal senso, in relazione alla specifica circostanza. (Itinerario alternativo per il traffico, sospensione della circolazione stradale, sbarramenti, ecc.)
 
Disapplicato il limite di validità della (CIL)
Per gli impianti di cui sopra al servizio di pubblici esercizi destinati alla somministrazione di elementi e bevande, soggetti a semplice Comunicazione (CIL), è disapplicato il limite temporale di validità dei 180 giorni. Ovviamente tale regola vale fino al 30 settembre 2002.
 
Rispetto delle norme correlate all’occupazione
Riguardo alla tipologia dei lavori o opere potrebbe essere necessaria l’asseverazione di un tecnico per quanto riguarda la sicurezza. Trovano sempre applicazione in relazione alla struttura collocata le norme correlate, riguardanti la viabilità, la sicurezza della stessa e degli impianti, le norme antincendio, quelle igienico – sanitarie, ecc.
 
Occupazioni di suolo pubblico non consentite
Da questo provvedimento restano però escluse le aree le pubbliche piazze, le vie o gli spazi aperti urbani prossimi ai siti archeologici ed altre zone di particolare valore storico ed artistico posti sotto vincolo e da individuare negli strumenti urbanistici comunali.

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