Dal Colorado ad Oliveto Citra, una storia che continua
Joyce Falcone è una bella e dinamica imprenditrice statunitense, titolare della compagnia The Italian Concierge in Colorado. Si tratta di una poliedrica agenzia che connette Stati Uniti ed Italia attraverso viaggi, cibo e lingua. Da anni Joyce organizza itinerari turistici e culturali per i suoi clienti americani portandoli a conoscere le bellezze d’Italia.
La sua terra d’origine. Come il cognome suggerisce, difatti, l’imprenditrice ha origini italiane. Ad Oliveto Citra viveva la sua nonna. Una donna dolce e volitiva, che aveva abbandonato da ragazzina il suo paese per emigrare con i genitori negli Stati Uniti. Lì la vita era ricominciata con nuovi paesaggi e nuovi compagni di strada. Eppure l’italianità più profonda era rimasta radicata nell’animo di tanti connazionali costretti a partire per cercar fortuna. Anche i familiari di Joyce portarono con sé tradizioni ed abitudini, valori e principi irrinunciabili. Ed i segreti per continuare a fare la pasta in casa: un mattarello ed uno spianatoio di legno. Un filo simbolico che attraverso gli oggetti stabiliva connessioni sentimentali con la madrepatria.
Oggetti della nonna che Joyce Falcone ancora conserva gelosamente.
E che ha ritrovato in qualche modo nel suo viaggio di ritorno alle origini, nei sapori e nei profumi della terra degli avi. Accompagnata dal sindaco Italo Lullo e dalla giunta, Joyce ha visitato il paese e riscoperto i luoghi in cui viveva la nonna.
A conclusione del viaggio il comune ha organizzato una serata conviviale presso l’agriturismo Antico Casale a cui hanno preso parte Michela Angrisani (consulente del ministero per i Beni culturali), Marzia Spera (geologa dell’Istituto nazionale di vulcanologia), il sindaco Italo Lullo, l’assessore alla cultura Mino Pignata e tutta l’amministrazione comunale.
La serata è stata curata dal comitato dei cittadini della contrada Casale “Madonna de Faris”,rappresentato dal presidente Nunziante Vece, impegnati in una intensa opera di valorizzazione della località. L’amministrazione ha invitato anche gli operatori del settore ristorazione ed accoglienza per favorire reti e collegamenti con il turismo di ritorno italoamericano.
È stata la giovanissima Antonia Lullo a raccontare le antiche origini del Casale ed il suo ruolo originario di primo agglomerato urbano. Alla geologa Marzia Spera, invece, il compito di raccontare l’affascinante concentrazione di fenomeni legati alle mofete sul territorio.
Una serata ricca di cultura e tradizioni, ma anche di emozioni. A Joyce Falcone, particolarmente commossa, è stata infatti consegnata una copia del certificato di nascita della nonna. E si è composto così un altro tassello del grande mosaico dei figli di Oliveto Citra sparsi nel mondo.
Joyce Falcone è una bella e dinamica imprenditrice statunitense, titolare della compagnia The Italian Concierge in Colorado. Si tratta di una poliedrica agenzia che connette Stati Uniti ed Italia attraverso viaggi, cibo e lingua. Da anni Joyce organizza itinerari turistici e culturali per i suoi clienti americani portandoli a conoscere le bellezze d’Italia.
La sua terra d’origine. Come il cognome suggerisce, difatti, l’imprenditrice ha origini italiane. Ad Oliveto Citra viveva la sua nonna. Una donna dolce e volitiva, che aveva abbandonato da ragazzina il suo paese per emigrare con i genitori negli Stati Uniti. Lì la vita era ricominciata con nuovi paesaggi e nuovi compagni di strada. Eppure l’italianità più profonda era rimasta radicata nell’animo di tanti connazionali costretti a partire per cercar fortuna. Anche i familiari di Joyce portarono con sé tradizioni ed abitudini, valori e principi irrinunciabili. Ed i segreti per continuare a fare la pasta in casa: un mattarello ed uno spianatoio di legno. Un filo simbolico che attraverso gli oggetti stabiliva connessioni sentimentali con la madrepatria.
Oggetti della nonna che Joyce Falcone ancora conserva gelosamente.
E che ha ritrovato in qualche modo nel suo viaggio di ritorno alle origini, nei sapori e nei profumi della terra degli avi. Accompagnata dal sindaco Italo Lullo e dalla giunta, Joyce ha visitato il paese e riscoperto i luoghi in cui viveva la nonna.
A conclusione del viaggio il comune ha organizzato una serata conviviale presso l’agriturismo Antico Casale a cui hanno preso parte Michela Angrisani (consulente del ministero per i Beni culturali), Marzia Spera (geologa dell’Istituto nazionale di vulcanologia), il sindaco Italo Lullo, l’assessore alla cultura Mino Pignata e tutta l’amministrazione comunale.
La serata è stata curata dal comitato dei cittadini della contrada Casale “Madonna de Faris”,rappresentato dal presidente Nunziante Vece, impegnati in una intensa opera di valorizzazione della località. L’amministrazione ha invitato anche gli operatori del settore ristorazione ed accoglienza per favorire reti e collegamenti con il turismo di ritorno italoamericano.
È stata la giovanissima Antonia Lullo a raccontare le antiche origini del Casale ed il suo ruolo originario di primo agglomerato urbano. Alla geologa Marzia Spera, invece, il compito di raccontare l’affascinante concentrazione di fenomeni legati alle mofete sul territorio.
Una serata ricca di cultura e tradizioni, ma anche di emozioni. A Joyce Falcone, particolarmente commossa, è stata infatti consegnata una copia del certificato di nascita della nonna. E si è composto così un altro tassello del grande mosaico dei figli di Oliveto Citra sparsi nel mondo.